Le tendenze suicidarie rappresentano un problema significativo in alcune tipologie di soggetti, con dati della letteratura scientifica che riportano come fino al 40% dei soggetti che cercano un trattamento per la dipendenza da alcol o droghe, abbiano una storia di tentato suicidio.
Gli specialisti possono dunque trovarsi a dover affrontare un comportamento suicidario nei loro pazienti. Tuttavia, questa specifica problematica, risulta ancora poco studiata.
Christine Yuodelis-Flores e Richard K. Ries della University of Washington a Seattle (USA) hanno così condotto una revisione della letteratura scientifica e dei dati disponibili sui fattori di rischio suicidio e i tentativi di suicidio in pazienti con disturbi da consumo di alcol e droghe e il rapporto con eventuali comorbilità psichiatriche. Continua a leggere
DIPENDENZA DA SOSTANZE E SUICIDIO
GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO: ITALIA PRIMA IN CLASSIFICA
Secondo i dati raccolti da EuroDap: su una popolazione di 60 milioni, il 54% dei cittadini italiani dichiara di aver giocato almeno una volta nella vita e, l’1,5% di essi ha sviluppato una patologia legata al gioco d’azzardo (Gap). Il 63,5% di chi gioca non associa alla propria azione niente di pericoloso, il 27% considera il gioco un’attività eccitante e appena il 10% dichiara che in fondo non vale la pena giocare date le remote possibilità di vincita.
Dati preoccupanti di cui si è discusso nel corso del convegno “Il gioco d’azzardo ai tempi di Internet” che si è svolto nei giorni scorsi presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università La Sapienza. Continua a leggere
IL PARLAMENTO EUROPEO RICHIEDE UNA NUOVA STRATEGIA EUROPEA SULL’ALCOL
Il 29 aprile il Parlamento Europeo ha adottato una risoluzione che impegna la Commissione Europea a presentare una nuova Strategia Europea sull’Alcol, che dovrà contrastare il danno alcol-correlato sul periodo 2016-2022.
Questo chiaro messaggio degli Eurodeputati arriva pochi giorni dopo che i Ministri Europei della Salute si sono incontrati a Riga ed hanno chiesto alla Commissione di intraprendere azioni per ridurre l’impatto sulla salute del consumo di bevande alcoliche. Sia gli Eurodeputati che i Ministri hanno criticato la Commissione per non aver rinnovato la precedente Strategia sull’alcol che è scaduta alla fine del 2012.
Nella nuova Strategia, gli Eurodeputati hanno richiesto che venga enfatizzata l’importanza di utilizzare le etichette sui contenitori delle bevande alcoliche per indicare gli ingredienti, le informazioni nutrizionali, con particolare riguardo alle calorie, e la necessità di sensibilizzare i consumatori europei sui pericoli del bere durante la gravidanza o prima della guida di veicoli. Continua a leggere
DIPENDENZA E DIFFERENZE DI GENERE, DALL’ITALIA UNA REVISIONE SULLO STATO DELLA RICERCA ATTUALE
Pubblicata sulla rivista Frontiers in Neuroendocrinology, una revisione della letteratura scientifica sulle differenze di genere nei comportamenti di dipendenza, non solo da droghe.
Liana Fattore e colleghi di diversi centri di ricerca di eccellenza presenti in Italia, a Cagliari, nel loro articolo hanno analizzato i dati provenienti da studi epidemiologici e neurobiologici e i potenziali fattori di rischio, dando particolare enfasi ai tipi di dipendenza comportamentale più recentemente identificati, come il gioco d’azzardo patologico o la dipendenza da Internet e al ruolo che gli ormoni sessuali possono svolgere nel determinare le differenze di genere.
Le dipendenze comportamentali rappresentano uno spettro complesso di disturbi che dipendono da diversi fattori, inclusi quelli ambientali, le comorbidità, i tratti di personalità e la risposta allo stress. Le attività quotidiane che producono una ricompensa immediata come ad esempio mangiare, fare esercizio fisico, il sesso, il gioco d’azzardo, attivano specifici circuiti cerebrali. Queste attività, a causa delle similitudini con le caratteristiche cerebrali e comportamentali che si riscontrano nella dipendenza da sostanze, negli individui vulnerabili possono condurre a problemi clinici, che tuttavia possono variare a seconda del genere. Continua a leggere
IL FUMO NEI CONTESTI DIFFICILI: dove si fuma di più ed è più difficile smettere
L’uso del fumo di tabacco rimane epidemico, soprattutto nei Paesi industrializzati e nei pazienti fragili, cioè in coloro che presentano una co-morbidità psichiatrica e/o una co-dipendenza. Il trattamento del tabagismo, d’altra parte, rimane negletto ed ancora oggi sono pochi i pazienti dipendenti da nicotina che ricevono un trattamento appropriato.
La difficoltà della presa in carico del paziente dipendente da nicotina è dovuta a molteplici fattori fra cui i principali sono la scarsa sottovalutazione del fenomeno da parte dei clinici e dall’altra dalla difficoltà di costruire dei programmi di cura adeguati ed appropriati nei diversi setting terapeutici, compresi i Ser.T. che non presentano ancora oggi, in maniera omogenea sul territorio nazionale, dei percorsi strutturati e specializzati per la presa in carico del paziente tabagista, specie se poliassuntore. A questo si deve aggiungere che spesso il paziente con dipendenza da nicotina è per sua definizione complesso e che la sua presa in carico avviene, o dovrebbe avvenire, in contesti “difficili” come le comunità terapeutiche, le carceri o lo studio del medico di medicina generale.
IL CONSUMO DI ALCOL NELLA ASL 10 DI FIRENZE – I DATI DEL SISTEMA DI SORVEGLIANZA PASSI
Il 67,6% degli intervistati dichiara di essere bevitore, ossia di aver consumato negli ultimi 30 giorni almeno un’unità di bevanda alcolica.
Il consumo di alcol è più diffuso tra gli uomini, nelle fasce di età più giovani e nelle persone con alto livello di istruzione e nessuna difficoltà economica.
Circa un intervistato su cinque (19,6%) può essere classificabile come consumatore di alcol a maggior rischio o perchè fa un consumo abituale elevato (4,3%) o perchè bevitore fuori pasto (8,7%) o perchè bevitore binge (10%) oppure per una combinazione di queste tre modalità.
Il consumo di alcol a maggior rischio è associato in maniera statisticamente significativa con la giovane età (18-24 anni) e il sesso maschile.
Negli anni 2010-2013, nel Pool ASL a livello nazionale le percentuali di bevitori a maggior rischio sono del 17%. Continua a leggere
DISTURBI DA GIOCO D’AZZARDO – UNA REVISIONE SULL’EFFICACIA DEGLI INTERVENTI MOTIVAZIONALI
I disturbi da gioco d’azzardo possono compromettere la qualità della vita e i rapporti familiari e sociali, tanto da richiedere interventi specifici per il trattamento di questa problematica. Uno degli approcci utilizzati è rappresentato dal colloquio motivazionale, un intervento terapeutico centrato sul paziente, che mira a risolvere l’ambivalenza verso il cambiamento.
Igor Yakovenko e colleghi della University of Calgary in Canada hanno condotto una revisione sistematica ed una meta-analisi degli studi scientifici pubblicati sull’efficacia dei colloqui motivazionali nel trattamento dei disturbi da gioco d’azzardo, confrontandoli con studi in cui si utilizzavano colloqui non motivazionali. Continua a leggere
SALUTE E MALATTIA NEI DETENUTI IN ITALIA
Qual è lo stato di salute della popolazione detenuta e come, l’ambiente detentivo, interviene nel determinarlo? Si è tentato di rispondere a questa domanda durante il convegno “Salute e malattia nei detenuti in Italia: i risultati di uno studio multicentrico” che si è svolto venerdì 10 aprile 2015 a Roma, organizzato dall’Agenzia regionale di sanità della Toscana. Continua a leggere
I DATI ISTAT SULL’ALCOL IN ITALIA
Giovedì 16 aprile l’ISTAT, l’Istituto nazionale di Statistica, ha diffuso i dati dell’annuale rilevazione nazionale su “L’uso e l’abuso di alcol in Italia”. L’alcol è una sostanza tossica, potenzialmente cancerogena e con la capacità di indurre dipendenza: causa danni diretti alle cellule di molti organi, soprattutto fegato e sistema nervoso centrale, e in particolare alle cellule del cervello. L’indagine mostra i dati relativi al 2014 e li confronta con la serie storica puntuale che viene rilevata dal 2005, ottenuti su un campione di circa 24mila famiglie. Continua a leggere
16 APRILE: ALCOHOL PREVENTION DAY
XIV edizione dell’Alcohol Prevention Day: temi e problemi
Il consumo rischioso di alcol interessa in Italia oltre nove milioni di persone. E i giovani rappresentano un target di popolazione molto vulnerabile, tanto che l’alcol rappresenta la prima causa di mortalità e disabilità evitabile, se venisse garantito e supportato il rispetto delle norme di tutela della salute e di sicurezza. Fra l’altro il consumo di alcol sta cambiando: negli ultimi anni (come ha evidenziato l’ultima Relazione del Ministero della Salute al Parlamento) si è rafforzato soprattutto il consumo occasionale e fuori dai pasti, meno è sempre meno diffuso il tradizionale modello di consumo basato sul bere vino duranti i pasti (resiste solo fra gli adulti e gli anziani). Continua a leggere




