In libreria è da poco disponibile Verso la maturità psichedelica, un volume che raccoglie interventi dagli “Stati Generali della Psichedelia in Italia”, organizzati a Torino (e online) nel dicembre 2019 e 2020. Secondo una breve recensione di Tiziano Canello e Carolina Camurati, pubblicata su Fuori luogo, il volume si colloca nel quadro del rinnovato interesse internazionale verso gli usi terapeutici delle sostanze psichedeliche, che ha avuto notevoli accelerazioni negli ultimi anni, sia a livello di ricerca che di pubblicistica. Continua a leggere
ESPERIENZE ITALIANE SULLE SOSTANZE PSICHEDELICHE
DOSSIER HIV-AIDS 2021
Come ogni anno, in occasione del 1° dicembre il Cesda ha realizzato un dossier di aggiornamento sul tema dell’Hiv/AIDS.
Il dossier contiene rapporti, documenti e dati epidemiologici regionali, nazionali e mondiali, insieme a materiale documentale di vario tipo utile all’approfondimento.
HIV E AIDS: i dati dell’Istituto superiore di sanità sulle nuove diagnosi in Italia nel 2020
I dati sulle nuove diagnosi di infezione da Hiv e dei casi di Aids in Italia al 31 dicembre 2020 sono pubblicati sul Notiziario Istisan volume 34, n. 11 – novembre 2021, redatto con il contributo di alcuni componenti del Comitato Tecnico Sanitario del Ministero della salute e i referenti della Direzione Generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della salute.
Il Sistema di sorveglianza delle nuove diagnosi di infezione da HIV e il Registro Nazionale Aids costituiscono due basi di dati dinamiche, permanentemente aggiornate dall’afflusso continuo delle segnalazioni inviate dalle regioni e dai centri segnalatori al Centro Operativo Aids (COA) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Il COA pubblica annualmente un fascicolo del Notiziario dell’Istituto Superiore di Sanità dedicato all’aggiornamento di questi due flussi di sorveglianza (sorveglianza Hiv e Aids). La completezza dei dati dei due flussi è strettamente legata al ritardo di notifica, cioè al tempo che intercorre tra la diagnosi e l’arrivo delle schede/file dai centri clinici/regioni al COA.
Dal 2012 i dati sulla sorveglianza delle nuove diagnosi di infezione da HIV hanno una copertura nazionale. Si sottolinea che i dati relativi al 2020 hanno risentito dell’emergenza Covid-19. Continua a leggere
COVID E HIV: analogie e differenze tra due pandemie. Anticorpi monoclonali le terapie del futuro
Prof.ssa Anna Maria Cattelan, Direttore dell’Unità Operativa Complessa Malattie Infettive e Tropicali, Azienda Ospedaliera di Padova: “Un nuovo anticorpo monoclonale allo studio contro l’HIV si attacca alle cellule CD4 impedendo l’ingresso del virus nella cellula. Questo approccio terapeutico è stato studiato per i pazienti con alle spalle una lunga storia di terapia antiretrovirale ed in fallimento virologico”.
HIV e SARS-CoV-2 sono virus molto diversi, ma hanno in comune l’effetto di un’accelerazione dell’invecchiamento dell’individuo, fenomeno sotto osservazione della comunità scientifica riunita nel Congresso ICAR a Riccione, occasione per la firma dell’accordo di partnership ICAR-IAPAC e per numerose iniziative per sensibilizzare la popolazione sul tema dell’HIV e dell’AIDS. Continua a leggere
SEI PASSAGGI PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DEI SERVIZI E DEI SISTEMI ANTIDROGA: L’OEDT LANCIA UN NUOVO MANUALE PRATICO PER I RESPONSABILI DELLE DECISIONI
Sei passi per contribuire a migliorare la qualità dei servizi e dei sistemi antidroga in Europa nel manuale Implementazione degli standard di qualità per i servizi e i sistemi antidroga: una guida in sei fasi per supportare l’assicurazione della qualità pubblicato dall’EMCDDA con la finalità di implementare la qualità dei servizi attraverso 6 consigli.
I destinatari sono in primo luogo coloro che commissionano, pianificano, finanziano o gestiscono servizi per le tossicodipendenze, ma il documento è di interesse anche per altri stakeholders, come enti di accreditamento e controllo, beneficiari degli interventi, utenti dei servizi e gruppi di interesse. Continua a leggere
ALCOL E FAMIGLIA – Ricerca bibliografica
Il Cesda ha prodotto una ricerca bibliografica sul tema ALCOL e FAMIGLIA.
La ricerca è stata realizzata consultando il patrimonio librario e le riviste scientifiche possedute dal Polo Documentario AUSL Toscana Centro, sono state altresì incluse alcune fonti online.
Le indicazioni bibliografiche sono suddivise in sezioni e anni di pubblicazione e considerano il periodo che va dal 1996 al 2017, le fonti indicate in elenco sono disponibili per il prestito e/o consultazione presso il CeDEaS ed il CeSDA Via di San Salvi, 12 – Firenze (palazzina 27).
Il documento non ha la pretesa di essere esaustivo, ma rappresenta uno strumento di orientamento e aggiornamento per chi opera in questo campo.
TERAPIA DI GRUPPO CON ZOOM: UN INTERVENTO DEL CENTRO PRE SERALE “LIBERA IL TEMPO”
In un articolo pubblicato sulla rivista Dal Fare al Dire, sono presentati i risultati di un intervento di terapia di gruppo online, realizzata dal gruppo operatori del Centro pre serale “Libera il tempo”, servizio del Dipartimento delle Dipendenze di Torino, attuato in collaborazione con la Cooperativa sociale P. G. Frassati di Torino.
Il progetto è nato a seguito dell’improvvisa chiusura dei servizi durante il lockdown (marzo – giugno 2020 e ottobre – novembre 2020), i gruppi hanno avuto l’obiettivo di affiancare le persone in un momento di isolamento fisico e sociale. Continua a leggere
DOPPIA DIAGNOSI: L’IMPORTANZA DI UN APPROCCIO INTEGRATO
Nel mese dedicato alla salute mentale, appare importante sottolineare un tema di grande interesse, ma che spesso rimane sottotraccia, la cosiddetta doppia diagnosi, ossia la compresenza di disturbi legati alle dipendenze da sostanze e legati alla salute mentale. Tale condizione è tutt’altro che rara, poiché una quota considerevole di persone con disturbi da dipendenza da sostanze presenta anche forme di disturbo mentale. Si stima che circa un adulto su quattro con disturbo mentale abbia anche un disturbo da uso di sostanze. Continua a leggere
INCREMENTO IN CALIFORNIA DELL’USO DI CANNABIS IN GRAVIDANZA DURANTE LA PANDEMIA
Un’analisi di Kaiser Permanente su più di 100.000 gravidanze nel nord dello stato della California ha trovato un aumento del 25% del tasso di uso di cannabis in gravidanza dopo l’inizio della pandemia nella primavera del 2020.
Lo studio ha riscontrato che nell’anno precedente alla pandemia il 6,75% delle donne in gravidanza usava cannabis nelle prime fasi di gravidanza, e che durante la pandemia questo tasso è salito all’8,14%.
Lo studio non ha determinato i motivi per i quali una quota maggiore di donne in gravidanza starebbero usando cannabis. “I nostri studi precedenti hanno mostrato che la prevalenza e la frequenza di uso di cannabis prenatale sono aumentate nel corso del tempo, e che le donne in gravidanza tendono maggiormente a usarla se si sentono depresse, ansiose o se hanno esperito dei traumi. Appare più che possibile che più donne in gravidanza stiano utilizzando cannabis in un tentativo di auto-medicamento durante la pandemia” afferma Kelly Young-Wolff, PhD, una psicologa clinica della Division of Research di Kaiser Permanente. “I provvedimenti di autoconfinamento domestico, le preoccupazioni di venire infette dal virus, le sfide economiche, l’incremento del peso della cura dei bambini e altre difficoltà legate alla pandemia potrebbero avere contribuito al fatto che le donne in gravidanza si siano sentite più stressate e depresse in quel periodo” ha aggiunto Young-Wolff. Continua a leggere
HIV: LA PANDEMIA TORNA A CORRERE TRA I GIOVANI
La pandemia da HIV, contenuta dalle scoperte della scienza, non ferma la sua corsa anche a causa dei rallentamenti nei servizi di assistenza e di prevenzione causati dalle diverse ondate del Covid-19. Il risultato è che si contagiano sempre più persone e sempre più giovani e questo stride con quanto annunciato precedentemente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che aveva fissato per il 2030 la debellazione totale della diffusione dell’HIV. Ebbene: con 38milioni di persone sieropositive nel mondo e poco meno di 2milioni di nuove diagnosi solo nel 2020, il termine difficilmente sarà rispettato.
Occorre fare qualcosa al più presto: occorre riportare al centro della discussione l’HIV e questo compito spetta sia ai media, sia soprattutto alle istituzioni sanitarie, chiamate a scrivere i nuovi percorsi sanitari per questi pazienti che, grazie ai nuovi farmaci, sono sempre più cronicizzati. Continua a leggere



