Secondo una ricerca di Skuola.net e Società italiana della contraccezione – condotto su circa 7mila studenti tra gli 11 e i 25 anni, circa 1 ragazzo su 3 dichiara di essere sessualmente attivo ma l’11% non si protegge durante un rapporto e fra gli under 14 addirittura il 42%.
Per la Sic: “Non manca solo un’informazione corretta e autorevole ma anche l’educazione a una sessualità consapevole e non improvvisata”. Continua a leggere
SESSUALITA’ CONSAPEVOLE: Italia al 12° posto in Europa
HIV: THE LONG VIEW – Report
“Hiv: The Long View”, agire oggi per migliorare il futuro dei pazienti.
Visite virtuali, diagnosi sempre più precoci, sostenibilità del servizio sanitario messa a dura prova dall’aumento delle malattie croniche. Come incideranno i cambiamenti futuri della sanità sulle persone affette da Hiv? La risposta si trova nel report “Hiv: The long view”, un’inchiesta condotta su 10 mila persone in tutta Europa realizzata con il supporto di Gilead Sciences in collaborazione con Future Foundation ed esperti nel campo dell’Hiv. Continua a leggere
ADOLESCENTI EUROPEI E DIPENDENZE – Risultati del Rapporto Espad
In calo sigarette e alcol, stabile il consumo di droghe. Le nuove sostanze psicoattive prendono il posto delle tradizionali anfetamine, ecstasy e cocaina. Ma la cannabis resta la preferita: in Italia il 27 per cento dei ragazzi l’ha provata almeno una volta.
Internet e gioco d’azzardo: la nuova minaccia? Continua a leggere
ALCOL NEGLI ALIMENTI
Pane a fette confezionato, merendine, dolci, bevande colorate e perfino la fonduta. Sono molti i cibi insospettabili che contengono piccole quantità di alcol. La sua presenza è segnalata in etichetta, ma non sempre ci si fa caso. Continua a leggere
QUELLE SERATE DEI GIOVANI CHE PORTANO ALLA “DRUNKORESSIA”
Sono 300 mila i giovani coinvolti nella nuova emergenza generazionale. Quattro bevande alcoliche in una sola serata rappresentano un alto rischio per la salute.
Prima un aperitivo. Poi un calice di vino: magari bianco, in piena estate. Poi via con i superalcolici: il primo cocktail, uno «shottino», il secondo cocktail. Per chiudere a fine serata con un amaro. Potrebbe essere riassunto così il comportamento di un giovane praticante della «drunkoressia», tendenza che porta a consumare eccessive quantità di alcol, spesso in assenza di cibo. Continua a leggere
LA CORRELAZIONE TRA SOCIAL MEDIA E USO DI ALCOL
E’ stato dimostrato che la visione di annunci pubblicitari su bevande alcoliche induce un maggior desiderio. Uno dei poteri innegabili dei social media è la loro capacità di influenzare le persone e i loro comportamenti. Questo è particolarmente vero quando si tratta dell’uso di alcol. I ricercatori dell’Università del Michigan hanno scoperto che quando gli individui venivano esposti ad annunci pubblicitari sulla birra, in opposizione ad annunci che pubblicizzavano acqua in bottiglia, erano più inclini a pensare di bere alcolici. Continua a leggere
DIPENDENZA DA ALCOL E NEURONI – Risultati di uno studio
Disattivando nei topi un piccolo gruppo di neuroni, questi hanno perso totalmente la dipendenza da alcol.
I ricercatori diretti da Giordano de Guglielmo presso The Scripps Research Institute in California hanno rilevato che disattivando nei topi un piccolo gruppo di neuroni localizzati nella parte di cervello chiamata amigdala, questi hanno perso totalmente la dipendenza da alcol non manifestando alcun sintomo di astinenza. Continua a leggere
ALCOL E INFERTILITA’ NELLE DONNE
Quantità eccessive di alcol possono ridurre la fertilità nelle donne.
Secondo uno Studio pubblicato dal British Medical Journal (Bmj), ne basterebbero 14 dosi settimanali, ovvero due al giorno per ridurre del 18% la possibilità di rimanere incinta. Continua a leggere
NATIVI DIGITALI E ADULTI NELL’APPROCCIO ALLA RETE – Risultati di una ricerca
Nel corso degli ultimi anni grande attenzione è stata dedicata alle Dipendenze “comportamentali”, il cui correlato neurofisiopatologico è risultato essere affine a quello delle più note sostanze psicoattive.
Il clamore suscitato dalle problematiche legate al Gioco Patologico ha impressionato significativamente l’opinione pubblica e la presenza di una offerta di “giochi” molto più ampia del passato incoraggia larghe fasce della popolazione ad accedervi, amplia la numerosità dei Giocatori “sociali” e quelle dei giocatori
“problematici“ e “patologici”.
La complessità degli aspetti clinici, sociali e legali incute grande preoccupazione per le risorse umane, materiali e finanziarie da dedicare alla cura ed alla riabilitazione.
Non meno preoccupante per la risonanza dei dati pubblicati è la situazione correlata alla tematica dei Disturbi da eccessivo utilizzo delle tecnologie digitali (Internet Addiction Disorder o IAD). Essi insorgono quando un utilizzo ludico-ricreativo, (che si potrebbe definirebbe “sociale”) lascia il posto a quadri clinici ben classificati ad hoc da Goldberg già nel 1995. Continua a leggere
ALCOL E GIOCO D’AZZARDO: I DENOMINATORI COMUNI
Il nostro paese figura tra i più importanti produttori di alcolici, difatti nel 2013 l’Italia ha conquistato lo scettro di primo produttore di vino al mondo (52,4 milioni di ettolitri), con una quota del 18,2% su un totale di 287,6 milioni di ettolitri. Negli ultimi anni, si è anche guadagnata un posto nell’Olimpo del gambling europeo forte di una spesa netta superiore ai 16 miliardi di euro.
A livello legislativo, i due settori presentano alcuni denominatori comuni: sia alcool sia il gioco d’azzardo sono legali, entrambi possono causare dipendenza, sono vietati ai minori di 18 anni, e entrambi mostrano le etichette di avvertenza che ne segnalano la pericolosità d’uso. Continua a leggere



