ALCOL, MINORI E MOVIDA – A cura di Emanuele Scafato

alcol minoriAlcol, minori e movida: un “gioco” a perdere da contrastare.
La cattiva abitudine può danneggiare la salute individuale giungendo a svalorizzare il capitale umano nel corso della vita, dall’embrione alla vecchiaia.

Il contesto culturale del bere in Italia è in continua e dinamica evoluzione. Se da un lato la popolazione adulta e anziana mostra una sostanziale stabilità nelle prevalenze dei consumatori a rischio, pur con le dovute eccezioni per alcune realtà geografiche caratterizzate da una differente predisposizione al bere ispirata ancora a modelli tradizionali, è evidente che nella nostra nazione è ancora da sostenere, supportare ma soprattutto da rafforzare con estrema e tempestiva convinzione la prevenzione.
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GIOVANI E HIV

HIV-Ribbon_0Il 37,5% degli adolescenti italiani tra 14 e 18 anni crede che le zanzare possano trasmettere l’HIV. Anche se, ma è ben poco consolante, precisano che “è raro succeda”.
Inoltre, il 36,5%, di cui la maggior parte ragazze, ritiene che la pillola e la spirale siano metodi efficaci per scongiurare il pericolo di infezione. Il 20% dei giovani è convinto che fare il test serva a sapere quando si è geneticamente predisposti a contrarre l’AIDS. Continua a leggere

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Campagna “METTIAMOCI IN GIOCO”

mettiamociLa campagna “Mettiamoci in gioco” si diffonde nelle regioni.
Si è svolto nei giorni scorsi il primo incontro del Comitato nazionale dei promotori con i rappresentanti dei Coordinamenti regionali che si stanno costituendo in tutta Italia.
Ospitati presso la sede nazionale della Uil a Roma, i promotori si sono confrontati con coloro che stanno promuovendo la campagna in Lombardia, Liguria, Friuli, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Puglia, Sicilia. Un’occasione per conoscersi, prima di tutto, ma anche per condividere obiettivi e azioni future. Continua a leggere

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EPIGENETICA E TRATTAMENTI DELLA DIPENDENZA DA SOSTANZE

CURR CHEMIl termine epigenetica si riferisce ai cambiamenti ereditari nel fenotipo causati da alterazioni nell’epigenoma, in assenza di alterazioni della sequenza del DNA. Più precisamente, in biologia molecolare e in genetica, per epigenetica si intende l’analisi dei cambiamenti che influenzano il fenotipo senza alterare il genotipo, studiando tutte le modificazioni ereditabili che variano l’espressione genica pur non alterando la sequenza del DNA. Una particolare attenzione è così riservata a quei fenomeni ereditari Continua a leggere

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HIV, MTS E MINORANZE SESSUALI: UNO STUDIO AMERICANO

intNegli USA le persone appartenenti alle minoranze sessuali ed etniche presentano tassi di prevalenza più alti di MTS e di HIV rispetto alla maggioranza della popolazione. Inoltre, coloro che hanno molteplici identità di tipo minoritario, presentano un rischio molto elevato di essere affetti da MTS e da HIV.

I dati dello studio sono provenienti da due studi longitudinali statunitensi Continua a leggere

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POVERTA’ URBANA IN AFRICA E INFEZIONE DA HIV

AIDS BEHAL’associazione fra rischio di contrarre HIV e condizioni socio-economiche disagiate nei paesi a basso reddito è stata oggetto di pochi studi. Le ricerche finora condotte, secondo gli autori dello studio, hanno mostrato risultati piuttosto contraddittori: una parte degli studi indica in linea di massima che la povertà incrementa la vulnerabilità al virus, mentre altri studi attestano che sono le persone con migliori condizioni di salute generali ad essere maggiormente a rischio di contrarre il virus dell’HIV.   Continua a leggere

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LA CO-INFEZIONE DI HIV E TUBERCOLOSI: UNO STUDIO ITALIANO

EUR JOUR PUB HEAIl fenomeno della co-infezione di tubercolosi e HIV continua a rappresentare un problema in molte regioni europee, inclusa l’Italia. Lo studio analizza l’estensione del fenomeno in Italia, descrivendo e analizzando le caratteristiche delle persone con AIDS e con tubercolosi riportate nel Registro Nazionale dell’AIDS a partire dal 1993.

Dal 1993, sono stati riportati 45403 casi di AIDS, di cui 4075 (8.9%) presentano anche una comorbilità di tubercolosi. Dal 1993, si registra un incremento nella proporzione di persone con diagnosi di AIDS con tubercolosi, Continua a leggere

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MODELLI DI CONSUMO DEL KHAT FRA USO RICREAZIONALE E DIPENDENZA

thIl khat è una sostanza molto poco conosciuta in Occidente, il cui consumo è sostanzialmente limitato a immigrati che ne hanno appreso l’uso nelle regioni di provenienza. La pianta di khat contiene degli alcaloidi psicoattivi con proprietà stimolanti dal punto di vista psico-fisico (per diversi aspetti simili agli effetti delle anfetamine) ed è usata da secoli, in alcune regioni dell’Africa orientale e del Medio Oriente, sia in contesti e con finalità ricreazionali, che per usi religiosi. Il maggiore produttore mondiale di khat è lo Yemen. L’introduzione nelle società occidentali di questa sostanza è perciò attribuita a migranti provenienti da queste aree, quindi in Italia soprattutto alla comunità somala, etiopica ed eritrea. Continua a leggere

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MODELLI DI TRATTAMENTO DELLA DIPENDENZA DA EROINA E INFLUENZA DEL GENERE: UNO STUDIO ITALIANO

psycho drugsLo studio, condotto da ricercatori dell’Ospedale Universitario S. Chiara di Pisa, intende analizzare le differenze di genere presso un gruppo di persone dipendenti da eroina in trattamento. Il campione oggetto d’analisi è costituito da 1090 persone dipendenti da eroina con dipendenza fisica –secondo i criteri del DSM IV- che avevano richiesto un trattamento terapeutico negli anni 1994-2005 presso l’Ospedale Universitario S. Chiara di Pisa. L’età media dei pazienti è di 29 anni, con una prevalenza di uomini (76.2%), single (64.4%), con scarsi livelli d’istruzione e disoccupati (39.6%).

La modalità principale di trattamento Continua a leggere

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EATING DISORDERS MORE COMMON IN MALES THAN REALIZED

Jama pediatricsSi è abituati a pensarlo come un problema femminile, tuttavia i disturbi del comportamento alimentare stanno diventando frequenti anche nei maschi.
È quanto emerso da uno studio pubblicato sulla rivista Jama Pediatrics che ha coinvolto circa 5.500 adolescenti americani. Continua a leggere

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