ASTINENZA DALL’ALCOL: I BENEFICI

alcolEffetti positivi su peso, colesterolo e glicemia.
Basta un mese senza alcol per vedere i primi importanti effetti positivi sulla propria salute. A dirlo è una ricerca condotta dal team di Rajiv Jalan dell’Institute for Liver and Digestive Health della University College London Medical School.
Secondo i risultati dello studio, rinunciare a vino e alcolici vari per un mese è una manna dal cielo per il nostro organismo. Oltre a ridurre il peso, l’astinenza provoca anche una diminuzione della glicemia e del livello di colesterolo, agendo in maniera positiva anche sulla qualità del sonno e sulla capacità di concentrazione.
L’organo che trae i maggiori benefici dal regime alcol-free è senza dubbio il fegato, nel quale hanno vita circa 500 processi vitali che sottintendono alla digestione del cibo, alla disintossicazione e al mantenimento dell’equilibrio ormonale.
Nell’esperimento portato a termine, 14 giornalisti del New Scientist si sono sottoposti alla “cura” prevista dal team del Royal Free Hospital di Londra, rispondendo prima a una serie di questionari sulle loro abitudini relativamente all’alcol. Hanno poi eseguito una serie di ecografie per valutare la quantità di grasso nel fegato. Infine, sono stati prelevati loro dei campioni di sangue per l’analisi dei livelli di sostanze chimiche metaboliche legate al buon funzionamento epatico.
Per 5 settimane, 10 soggetti del piccolo campione non hanno più bevuto alcol, mentre altri 4 hanno seguito a berne secondo le proprie abitudini. Alla fine, gli unici volontari nei quali non si era verificato alcun cambiamento erano proprio questi ultimi, mentre negli altri 10 si erano registrate percentuali significative. La sindrome del fegato grasso è calata in media del 15 per cento. L’accumulo di grasso nel fegato è considerato una spia di danni epatici e di infiammazione.
Anche i livelli di glucosio erano diminuiti, per l’esattezza del 23 per cento in media, con una perdita di peso pari a 1 chilo e mezzo. Il colesterolo si era ridotto in misura inferiore, facendo segnare un meno 5%.
Oltre ai dati oggettivi, anche la qualità del sonno e la capacità di concentrazione erano migliorate, secondo quanto testimoniato dai volontari. L’aspetto negativo dell’esperimento è legato alla riduzione delle possibilità di interazione sociale, sempre secondo quanto affermato dai giornalisti della rivista: “l’esperimento non fornisce alcuna indicazione su quanto tempo i miglioramenti persistano: non sappiamo se si tratti di 15 giorni o di 6 mesi. Ma pone le basi per studi più ampi”, spiegano i ricercatori.

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