IMMIGRAZIONE E PROGETTI

I servizi sociali ed educativi, nel lavoro con le famiglie immigrate, corrono spesso il rischio di pensare e strutturare progetti che sono sicuramente validi per i nostri riferimenti culturali, ma che possono risultare inadeguati per persone e famiglie provenienti da modelli socioculturali diversi. Può essere quindi utile abbandonare l’idea di un progetto standard rivolto alla popolazione immigrata e incontrare le famiglie straniere per capire se la sussidiarietà è un concetto universale o come invece si possa concretizzare diversamente all’interno dei processi migratori di prima generazione.

Ilaria Baldin e Tiziana Favetto in un articolo pubblicato sulla Rivista Animazione Sociale, illustrano l’esperienza sviluppata in un percorso il cui obiettivo era la riduzione dei casi e dei processi di esclusione, di autoesclusione e di isolamento familiare.

ANIMAZIONE SOCIALE
n. 264 Giugno Luglio 2012
Ci vuole tempo per connettersi con le famiglie migranti
Quattro scoperte nate nell’incontro informale con i mondi degli immigrati
Ilaria Baldin, Tiziana Favetto
Pag. 79-88

La rivista è disponibile c/o il Cesda

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