INCREMENTO IN CALIFORNIA DELL’USO DI CANNABIS IN GRAVIDANZA DURANTE LA PANDEMIA

Un’analisi di Kaiser Permanente su più di 100.000 gravidanze nel nord dello stato della California ha trovato un aumento del 25% del tasso di uso di cannabis in gravidanza dopo l’inizio della pandemia nella primavera del 2020.
Lo studio ha riscontrato che nell’anno precedente alla pandemia il 6,75% delle donne in gravidanza usava cannabis nelle prime fasi di gravidanza, e che durante la pandemia questo tasso è salito all’8,14%.
Lo studio non ha determinato i motivi per i quali una quota maggiore di donne in gravidanza starebbero usando cannabis. “I nostri studi precedenti hanno mostrato che la prevalenza e la frequenza di uso di cannabis prenatale sono aumentate nel corso del tempo, e che le donne in gravidanza tendono maggiormente a usarla se si sentono depresse, ansiose o se hanno esperito dei traumi. Appare più che possibile che più donne in gravidanza stiano utilizzando cannabis in un tentativo di auto-medicamento durante la pandemia” afferma Kelly Young-Wolff, PhD, una psicologa clinica della Division of Research di Kaiser Permanente. “I provvedimenti di autoconfinamento domestico, le preoccupazioni di venire infette dal virus, le sfide economiche, l’incremento del peso della cura dei bambini e altre difficoltà legate alla pandemia potrebbero avere contribuito al fatto che le donne in gravidanza si siano sentite più stressate e depresse in quel periodo” ha aggiunto Young-Wolff. 
Lo studio ha esaminato i test tossicologici delle urine per cannabis della prima visita pre-natale per 100.005 gravidanze (per un totale di 95.412 donne) al Kaiser Permanente nel nord della California da gennaio 2019 a dicembre 2020, comparando i test nei 15 mesi pre-pandemia con quelli durante la pandemia. La tendenza è preoccupante a causa dei rischi potenziali per i neonati derivanti dall’uso prenatale di cannabis delle madri, come il minore peso corporeo dei neonati e i potenziali effetti negativi sul loro sviluppo neurologico. Lyndsay Avalos, PhD, un ricercatore della Division of Research del gruppo afferma: “Mentre continua la pandemia, è importante identificare i sottogruppi di donne che tendono maggiormente a fare uso di cannabis in gravidanza di modo da fornire interventi il più possibile calibrati“.

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