L’alcol rappresenta in Europa il secondo fattore di rischio di malattia e morte prematura o evitabile dopo il tabacco.
Incidenti, malattie cardiovascolari e cancro sono le tre categorie che contribuiscono per oltre il 90 % alla mortalità attribuibile direttamente o indirettamente al consumo di alcol, che ogni anno causano in Italia circa 30.000 morti. Il consumo di bevande alcoliche è complessivamente responsabile di mortalità prematura, disabilità e insorgenza di oltre 200 patologie che costano alla società almeno 17 milioni di anni di vita persi. L’alcol è responsabile di numerose problematiche sociali ed è il primo fattore di rischio emergente rispetto a tutte le sostanze legali o illegali per episodi o atti di violenza, criminalità, maltrattamenti familiari verso il partner o verso i minori, per perdita di produttività e di lavoro, e, non ultimo recentemente indicato come fattore concorrente alla maggiore suscettibilità all’insorgenza di malattie infettive (come per esempio la tubercolosi, l’AIDS e la polmonite).
L’Alcohol Prevention Day costituisce un’occasione di presentazione e confronto delle più rilevanti informazioni relative alle azioni di Salute Pubblica, al monitoraggio epidemiologico nazionale, europeo ed internazionale e alle attività istituzionali, scientifiche, di ricerca e relative alle policy che sono frutto delle competenze e dei ruoli che anche a livello internazionale sono riconosciuti all’Osservatorio Nazionale Alcol del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (ONA-CNESPS) dell’Istituto Superiore di Sanità.
Il consumo dannoso di alcol è trasversale a tutte le fasce d’età ed ha assunto nell’ultimo decennio nuove modalità di consumo, caratterizzate da un uso smoderato di vino/birra fuori dai pasti e l’utilizzo eccessivo di superalcolici e di cocktails allo scopo di ubriacarsi (binge drinking).
Incidenti stradali, nel 7,8% dei casi un conducente era in stato di ebbrezza. Carabinieri e Polizia Stradale, organi che rilevano circa un terzo del totale degli incidenti stradali con lesioni, hanno reso disponibili i dati riferiti all’anno 2018 sulle contravvenzioni elevate per guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di stupefacenti in occasione di incidente stradale. Da tali dati risulta che, in totale per i due organi di rilevazione, sono 5.097 gli incidenti stradali per i quali almeno uno dei conducenti dei veicoli coinvolti era in stato di ebbrezza, quindi l’8,7% degli incidenti rilevati dai Carabinieri e dalla Polizia Stradale risulta essere alcol-correlato, in aumento rispetto all’anno precedente, quando tale percentuale era pari al 7,8%.
Assunzione di bevande alcoliche e COVID-19 In Italia, a causa della pandemia da virus SARS-CoV-2 e del conseguente distanziamento sociale, è avvenuta una rapida modifica di abitudini e comportamenti. Tutti i fattori di rischio legati agli stili di vita sono stati alterati dall’effetto del prolungato isolamento e dagli alti livelli di stress. Anche le misure restrittive che hanno aumentato la quantità di tempo che si trascorre tra le pareti di casa, in alcuni casi si sono trasformate in fattori di rischio comportamentali legati all’uso problematico di alcol.
Tra il mese di marzo e aprile 2020, è stato registrato, comprendendo le consegne a domicilio, un incremento delle vendite di alcolici e superalcolici del 180%. Contemporaneamente, si sono susseguite, nei canali social del web, “fake news” con inesistenti proprietà benefiche dell’alcol nei confronti del virus SARS-CoV-2, spingendo molte persone ad un uso di bevande alcoliche fuori dai pasti e verso stili di vita non salutari.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, per far fronte a tale situazione, del tutto nuova, è necessaria una maggiore attenzione sugli effetti negativi e pregiudizievoli per la salute delle bevande alcoliche, quali il maggior rischio di infezioni, il calo delle difese immunitarie e i rischi sulla sicurezza personale e collettiva.
È inoltre fondamentale smentire con l’evidenza scientifica le fake news che circolano riguardo presunte proprietà benefiche dell’alcol nei confronti del virus SARS-CoV-2.