INFEZIONI SESSUALMENTE TRASMISSIBILI E LAVORATORI DEL SESSO

arstLe infezioni sessualmente trasmissibili (IST) sono distribuite in modo diverso nella popolazione, dal momento che i fattori che contribuiscono alla diffusione di agenti patogeni cambiano nel tempo, in parallelo alla modifica di comportamenti sessuali. In Italia, non viene effettuata alcuna sorveglianza sui comportamenti sessuali che determinano la diffusione di IST e la conoscenza della loro distribuzione in gruppi ristretti, come gli immigrati, i tossicodipendenti o lavoratori del sesso, è ancora più carente. In particolare i lavoratori del sesso, per lo più immigrati (molti dei quali illegali) o vittime di tratta, vivono spesso in contesti emarginati e hanno un ridotto accesso ai servizi sanitari e di assistenza sociale.
L’Agenzia regionale di sanità (ARS) della Toscana, in collaborazione con la cooperativa sociale “Centro di animazione Tricchebballacche” (CAT), un’organizzazione del Terzo Settore che opera in Toscana fornendo assistenza e aiuto alle persone svantaggiate, ha pertanto effettuato di recente uno studio volto a indagare le principali caratteristiche socio-demografiche, lavorative e sanitarie dei lavoratori di strada che operano a Firenze, Calenzano e Montecatini Terme, concentrandosi nello specifico sulla popolazione femminile.

I lavoratori del sesso sono percepiti come uno dei gruppi maggiormente a rischio di contrarre una IST a causa dell’alta numerosità di partner sessuali e del loro basso livello socio-economico e culturale, fattori, questi, che contribuiscono fortemente ad aumentare la loro vulnerabilità. I lavoratori del sesso spesso possono infettare e vengono infettati dai loro clienti (considerati un “gruppo di ponte” che usa il preservativo in modo incoerente e non pratica sesso sicuro con il coniuge) e possono poi trasmettere l’infezione ad altri partner nella popolazione generale. La richiesta di rapporti sessuali non protetti, ai quali non possono sottrarsi, aumenta inoltre i rischi per la salute, sia individuale che pubblica.
A tale proposito la rivista “The Lancet” ha pubblicato una serie di articoli allo scopo di indagare le complesse problematiche affrontate dai lavoratori del sesso in tutto il mondo e far riflettere sulla decriminilizzazione del lavoro sessuale, nello sforzo globale per affrontare l’epidemia di HIV/AIDS. Il Lancet ha inoltre pubblicato una infografica su HIV e lavoratori del sesso con particolare riferimento alle (false) credenze che aiutano a diffondere l’HIV.

I risultati dell’indagine ARS, attualmente in fase di elaborazione, oltre a mettere in luce le problematicità di una popolazione troppo spesso discriminata, possono rappresentare un valido supporto per la programmazione di azioni future.

HIV and sex workers
Published July 22, 2014
The Lancet

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