QUALI STRATEGIE SU STILI DI VITA E ALIMENTAZIONE

alimentazioneLa dichiarazione sull’alimentazione dell’Oms (Vienna 2013), nel contesto della strategia Health 2020, sottolinea quanto dieta e stile di vita influenzino lo stato di salute.
Tra le priorità di intervento individuate si evidenziano: indirizzare i bambini a consumare meno cibi ricchi di grassi, zucchero e sale, incoraggiare l’attività fisica, monitorare il sovrappeso e l’obesità.
È determinante investire sulla salute adottando un approccio per l’intero ciclo di vita (life-course) e per setting (scuole, ambienti di lavoro, comunità locali, servizio sanitario), mirando all’empowerment delle persone, con l’attenzione alle diseguaglianze sociali, nell’ottica della salute in tutte le politiche.
L’intersettorialità resta elemento chiave per il perseguimento degli obiettivi di salute e lo sviluppo del benessere della popolazione, con il riconoscimento della salute quale responsabilità condivisa, che richiede un largo coinvolgimento di stakeholder.
La Regione Toscana sostiene da anni l’importanza del ruolo delle sorveglianze epidemiologiche, Okkio alla Salute, Hbsc, Edit e Passi, al fine di programmare le azioni da attivare. Nell’ambito delle strategie regionali “Guadagnare salute in Toscana” (Dgr 800/2008), Toscana da ragazzi (Dgr 496/2014) e del Piano regionale della prevenzione 2010-2013, sono stati definiti gli am-biti di intervento prioritari.
Toscana da Ragazzi coinvolge tutte le Direzioni generali allo scopo di mettere a sistema le filiere di attività rivolte ai bambini e ai giovani nella fascia di età 6-18 anni e si realizza attraverso azioni che si sviluppano in ambito scolastico ed extrascolastico.
La cornice di riferimento è il Prs 2011-2015 che richiama al principio
della responsabilità sociale e ambientale di tutti i soggetti coinvolti per stimolare la Toscana verso una fase di sviluppo sostenibile.
Valorizza altresì i fattori che sono alla base degli elementi di vantaggio di cui la Toscana gode, quali cultura, turismo, agricoltura e indica il “fare sistema” come modello per individuare in maniera condivisa le priorità di intervento. Le azioni definite facilitano la partecipazione delle comunità alle scelte sulla salute promuovendo la creazione di comunità resilienti.
Per facilitare lo sviluppo di azioni mirate a favorire corretti
stili alimentari e un’attività fisica costante nei bambini
, determinante la collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e il lavoro che svolgono le Asl, in particolare i dipartimenti di prevenzione, che troveranno nel prossimo Piano regionale della prevenzione (Prp) 2014-2018 il principale riferimento.

A cura di Emanuela Balocchini – responsabile Settore prevenzione e sicurezza in ambienti di vita e di lavoro, alimenti e veterinaria della Regione Toscana

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