L’alcoldipendenza, fenomeno in costante e forte crescita tra i giovani e largamente diffuso tra gli adulti (Relazione al Parlamento su alcol e problemi alcol-correlati anni 2011-2012), rappresenta oggi uno dei maggiori fattori di rischio evitabile in Italia e nel mondo, per la salute e la sicurezza individuale e collettiva.
I ricercatori della University of Toronto hanno da poco pubblicato sulla rivista Addiction, una revisione sistematica della letteratura esistente sull’associazione tra alcolismo e mortalità.
Gli autori hanno analizzato tutti gli articoli che riguardavano la cause di mortalità alcol-attribuibili, selezionati dai database MEDLINE, EMBASE e Web of Science pubblicati fino ad agosto 2012.
Dei 193 articoli di partenza, sono stati inclusi solo 81 studi osservazionali che soddisfacevano i criteri d’inclusione (studi di coorte e con gruppo di controllo), esaminando così 221.683 casi di decesso avvenuti tra oltre 850.000 soggetti alcol-dipendenti. Dai dati della ricerca è emerso che il tasso di mortalità nei soggetti alcolisti è significativamente superiore rispetto a quanto si poteva supporre, con un numero di morti doppie relativamente alla popolazione generale oltre i 40 anni di età.
Il rischio di mortalità incrementa marcatamente tra i soggetti sotto i 40 anni, aumentando di 9 volte per gli uomini e 13 volte per le donne più giovani. I soggetti alcolisti giovani e quelli in trattamento sono risultati quindi essere quelli più a rischio di mortalità, rispetto all’intera popolazione esaminata.

Alcohol use disorders and mortality: a systematic review and meta-analysis
Roerecke M, Rehm J.
Addiction, Sep. 2013
ABSTRACT ARTICOLO