USO E DIPENDENZA DA DROGHE

Fra i 5 e i 20 anni di età ha luogo la maturazione del cervello.
grafico maturazione cervello

Nell’immagine è mostrato il processo maturativo del cervello umano: i colori rosso, giallo e verde indicano le aree di immaturità, mentre in blu sono indicate le aree mature.

Il delicato processo di maturazione è decisivo per lo sviluppo cognitivo, soprattutto durante la fase che va dai 12 ai 16 anni (adolescenza).

L’erosione del cervello a opera delle droghe
L’introduzione di droghe nell’organismo interferisce gravemente con la maturazione, portando a una strutturazione anomala permanente del cervello, con gravi disfunzioni cognitive e comportamentali.

grafico erosione cervello

Nell’immagine è mostrata l’erosione del cervello a opera della metamfetamina, la cui assunzione altera gravemente strutture encefaliche e funzioni cognitive.
In giallo e rosso sono indicate le aree maggiormente danneggiate: quelle che gestiscono la memoria (ippocampo), le emozioni e la gratificazione(sistema limbico).

L’uso di droghe è sempre problematico per il cervello e porta alla dipendenza
lesioni al cervello da cocaina

Nell’immagine un esempio di come si può ridurre un cervello dopo assunzione di cocaina: l’area scura rappresenta il risultato di un infarto cerebrale conseguente all’assunzione di cocaina. A causa della lesione il paziente è morto.

La dipendenza da alcol e droghe
La manifestazione essenziale della dipendenza da droghe è un gruppo di sintomi cognitivi, comportamentali e fisiologici indicativi del fatto che il soggetto continua a far uso della sostanza nonostante la presenza di problemi significativi correlati alla stessa.

Le principali forme di dipendenza
Si possono distinguere due forme principali di dipendenza:

una forma di dipendenza che conserva l’integrazione sociale della persona, che quasi sempre nega la propria dipendenza: ma è proprio questa negazione uno dei primi sintomi della condizione patologica
una forma che non conserva l’integrazione sociale e porta alla marginalizzazione della persona

E poi: che piacere dà la droga?

circuiti attivati nel cervello
Dopamina, sopravvivenza della specie, piacere…circuiti attivati nel cervello
L’assunzione di droghe attiva gli stessi circuiti attivati nel cervello da comportamenti legati alla sopravvivenza della specie: alimentazione, formazione di legami con altri individui, sesso ecc.

Questi circuiti vengono chiamati vie della gratificazione.

Le droghe causano nel cervello un sovraccarico dei livelli di un neurotrasmettitore chiamato dopamina (DA): ciò dà luogo a sensazioni di piacere. Il cervello, ricordando questo piacere, vorrà ripeterne l’esperienza.

Così come il cibo è legato alla sopravvivenza, le droghe iniziano ad avere lo stesso significato per la persona dipendente. Il bisogno di ottenere e assumere droghe diventa più importante di ogni altro bisogno, più ancora dei bisogni fondamentali.

Il tossicodipendente a questo punto non cerca più la droga per il piacere inizialmente sperimentato, ma per alleviare lo stress causato dalla sua mancanza. La droga diventa l’unica cosa che conta.

Alla fine l’impulso a cercare continuamente e usare appena possibile la sostanza (drug seeking) è l’unica cosa che conta nella vita della persona dipendente, oramai incurante delle conseguenze negative.

Potere di controllo sulla propria vita, capacità di scelta e tutto quello che un tempo aveva valore per il soggetto, quali rapporti sociali, famiglia e lavoro, non hanno più alcun significato e vengono perduti.

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