CYBERSEX E DIPENDENZA: LA COMPONENTE SOGGETTIVA

cyberps, beh, and SSNIl principale obiettivo dello studio è di investigare, in un setting sperimentale di laboratorio, le correlazioni potenziali e i fattori predittivi dei disturbi soggettivi esperiti nella vita quotidiana dovuti a eccessive attività sessuali online. Come elemento predittivo primario dei disturbi soggettivi è stata scelta la valutazione soggettiva di immagini cyberpornografiche, vale a dire la classificazione soggettiva dell’eccitazione provocata da tali immagini. Un altro rilevante elemento studiato concerne la valenza emotiva che assume nel soggetto la visione di tali immagini E’ stato inoltre analizzato il livello dei sintomi psicologici e psichiatrici come l’ansia sociale, la depressione e la compulsività.

Lo studio è stato condotto su un campione di 89 uomini, di orientamento eterosessuale, ai quali sono stati somministrati diversi tipi di questionario e di test, fra cui l’Internet Addiction Test (IAT), oltre a test per misurare la presenza e il tipo di sintomi patologici.

I risultati dello studio indicano che i problemi auto-riportati nella vita quotidiana, collegati all’attività sessuale online, erano predetti dal grado soggettivo di eccitazione sessuale dovuto al materiale pornografico, alla gravità globale dei sintomi psicologici, e dal numero di applicazioni di tipo sessuale usate nei siti sessuali nella vita quotidiana. Un importante indicatore, il tempo dedicato in rete ai siti sessuali, non rappresenta invece un indicatore significativo per spiegare la varianza del punteggio ottenuto nel test IAT. Anche i tratti di personalità non sono associati in modo significativo con il punteggio ottenuto nel test IAT.

In conclusione, lo studio dimostra l’importanza rivestita da due indicatori (l’eccitazione soggettiva e i sintomi psicologici) per spiegare lo sviluppo o il mantenimento di un’eccessiva attività sessuale online. Il dato ottenuto rispetto al ruolo dell’eccitazione soggettiva nella visione di materiale pornografico si presenta così come una conferma empirica –da approfondire in altri studi e con campioni più ampi- del nesso potenziale fra la reattività soggettiva a stimoli pornografici su Internet e la tendenza verso forme di cybersex dipendenza.

Brand M. et alter, 2011, Watching Pornographic Pictures on the Internet: Role of Sexual Arousal Ratings and Psychological–Psychiatric Symptoms for Using Internet Sex Sites Excessively, Cyberpsychology, Behavior and Social Networking, Vol. 14, 6, pp. 371-377

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