USO SOCIAL MEDIA E COMPORTAMENTI A RISCHIO NEI GIOVANI

Una meta-analisi sull’associazione fra uso dei social media e comportamenti a rischio per la salute nei giovani mostra risultati interessanti. I comportamenti a rischio per la salute sono stati definiti come uso di alcol, droghe, tabacco, sistemi elettronici di somministrazione di nicotina, comportamenti alimentari non salutari, attività fisica inadeguata, gioco d’azzardo, comportamenti antisociali, a rischio sessuale e a rischio multiplo.

Gli studi inclusi riportavano una variabile relativa ai social media (cioè il tempo trascorso, la frequenza d’uso, l’esposizione a contenuti relativi a comportamenti a rischio per la salute o altre attività sui social media) e uno o più risultati rilevanti.

Lo screening e la valutazione del rischio di bias sono stati completati in modo indipendente da due revisori. È stata utilizzata una sintesi senza meta-analisi basata sulla direzione dell’effetto e meta-analisi a effetti casuali. La modifica degli effetti è stata esplorata utilizzando la meta-regressione e la stratificazione. La certezza delle prove è stata valutata utilizzando il GRADE (Grading of Recommendations, Assessment, Development and Evaluations).

Di 17 077 studi selezionati, 126 sono stati inclusi (73 inclusi nelle meta-analisi). Il campione finale comprendeva 1.431.534 adolescenti (età media 15,0 anni). La sintesi senza meta-analisi ha indicato associazioni dannose tra i social media e tutti i comportamenti a rischio per la salute nella maggior parte degli studi inclusi, ad eccezione dell’attività fisica inadeguata, per la quale sono state riportate associazioni benefiche nel 63,6% degli studi.
L’uso frequente (contro quello infrequente) dei social media è stato associato a un aumento del consumo di alcol (odds ratio 1,48 (intervallo di confidenza al 95% da 1,35 a 1,62); n=383 068), dell’uso di droghe (1,28 (da 1,05 a 1,56); n=117 646), dell‘uso di tabacco (1,85, da 1,49 a 2,30). 30; n=424 326), comportamenti sessuali a rischio (1,77 (da 1,48 a 2,12); n=47 280), comportamenti antisociali (1,73 (da 1,44 a 2,06); n=54 993), comportamenti a rischio multipli (1,75 (da 1,30 a 2,35); n=43 571) e gioco d’azzardo (2,84 (da 2,04 a 3,97); n=26 537).

L’esposizione a contenuti che mostrano comportamenti a rischio per la salute sui social media (rispetto a nessuna esposizione) è stata associata a un aumento delle probabilità di utilizzo di sistemi elettronici di somministrazione della nicotina (1,73 (da 1,34 a 2,23); n=721 322), di comportamenti alimentari non salutari (2,48 (da 2,08 a 2,97); n=9892) e di consumo di alcol (2,43 (da 1,25 a 4,71); n=14 731).

Per quanto riguarda il consumo di alcol, sono state identificate associazioni più forti per l’esposizione a contenuti generati dagli utenti (3,21 (da 2,37 a 4,33)) rispetto ai contenuti generati dagli operatori di mercato (2,12 (da 1,06 a 4,24)). Per quanto riguarda il tempo trascorso sui social media, l’uso per almeno 2 ore al giorno (v <2 ore) ha aumentato le probabilità di consumo di alcol (2,12 (da 1,53 a 2,95); n=12 390). La certezza del GRADE era moderata per i comportamenti alimentari non salutari, bassa per l’uso di alcol e molto bassa per gli altri risultati indagati.
Conclusioni: L’uso dei social media è associato a comportamenti a rischio per la salute nei giovani, ma sono necessarie ulteriori ricerche di alta qualità per stabilire la causalità, comprendere gli effetti sulle disuguaglianze di salute e determinare quali aspetti dei social media sono più dannosi

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