Negli USA le persone appartenenti alle minoranze sessuali ed etniche presentano tassi di prevalenza più alti di MTS e di HIV rispetto alla maggioranza della popolazione. Inoltre, coloro che hanno molteplici identità di tipo minoritario, presentano un rischio molto elevato di essere affetti da MTS e da HIV.
I dati dello studio sono provenienti da due studi longitudinali statunitensi sulla salute degli adolescenti, usati per sviluppare una stima della popolazione a rischio di MTS e HIV, e per approfondire l’influenza esercitata dalle variabili afferenti a genere, etnia e orientamento sessuale.
I risultati dello studio indicano che le donne, di tutti i gruppi etnici, che si identificano come minoranza a livello di orientamento sessuale hanno una prevalenza maggiore di comportamenti sessuali a rischio –includenti partner multipli e rapporti sessuali forzati- rispetto alle loro controparti eterosessuali. Le donne di ogni gruppo etnico con orientamento sessuale minoritario hanno maggiori probabilità di ricevere una diagnosi di MTS rispetto alle donne eterosessuali. Anche gli uomini afro-americani e appartenenti a minoranze sessuali appaiono essere a maggior rischio. In particolare gli uomini afro-americani che si definiscono omosessuali o appartenenti a un’altra categoria minoritaria a livello di identità sessuale, riportano di avere ricevuto una diagnosi di MTS in proporzione maggiore rispetto agli uomini eterosessuali.
I risultati dello studio sui fattori di rischio per la salute fra le donne e gli uomini appartenenti a minoranze etniche, in particolare afro-americani, aggiungono elementi significativi alla letteratura che sostiene che questi gruppi sono più vulnerabili sul piano delle condizioni sanitarie. Ciò vale anche rispetto all’orientamento sessuale, in quanto lo studio sottolinea come in particolare i giovani bisessuali presentano maggiori rischio di abuso di sostanze e di vittimizzazione, tassi maggiori di stigmatizzazione e livelli minori di supporto sociale rispetto ai giovani eterosessuali e agli uomini omosessuali. In definitiva, le persone che si definiscono bisessuali appaiono discriminate sia dalle persone eterosessuali che dalle comunità omosessuali. Ma il sotto-gruppo che presenta il profilo di rischio più elevato, specie per la possibilità di contrarre MTS, appare essere quello delle donne afro-americane. Al riguardo, lo studio ipotizza giustamente che ciò potrebbe spiegarsi, più che per i loro comportamenti sessuali, per il fatto che le loro reti sessuali di riferimento tendono a essere altamente segregate dal punto di vista etnico e caratterizzate da livelli di prevalenza delle MTS più elevati.
In conclusione, lo studio suggerisce l’importanza di assumere le identità multiple minoritarie come una futura questione chiave sul piano della ricerca e degli interventi di prevenzione per le MTS e l’HIV.
Sanyu A. M., Bethany E., 2012,STD and HIV Risk Factors Among U.S. Young Adults: Variations by Gender, Race, Ethnicity and Sexual Orientation, Perspectives on Sexual and Reproductive Health, 44, pp. 125–133.
Disponibile c/o CESDA.