I PROFITTI A POCHI, I DANNI A MOLTI. Promuovere la sensibilizzazione sul gioco consapevole e limitare le forme più pervasive di gioco

I giochi con premi in denaro si sono diffusi a livello capillare nel nostro paese, dove sembra che vi siano oltre 1,5 milioni di giocatori abituali, Genova non fa eccezione. Il gioco d’azzardo anche qui va configurandosi come una vera piaga sociale, capace di distruggere anni di lavoro e indebitare famiglie, offrendo terreno fertile per le attività criminali come l’usura.

Prima di effettuare qualsiasi giudizio è necessario però considerare che il gioco d’azzardo è incentivato dallo Stato per ovvie ragioni economiche (basti considerare che nel solo 2011 l’Erario ha incassato oltre € 13 miliardi netti) e che sono presenti numerose campagne pubblicitarie, svolte con il beneplacito statale e dei Monopoli di Stato, che propongono con insistenza molte tipologie di gioco, senza prestare la minima attenzione ai problemi connessi a questo fenomeno.
Lo Stato sta cercando infatti di avvicinare sempre di più al gioco i cittadini, da una parte offrendo estrazioni speciali e dall’altra consentendo l’apertura, indiscriminata e senza possibilità di intervento da parte delle amministrazioni locali, delle nuove sale VTL, dove il giocatore viene attirato con premi in denaro di valore.
Le modalità di gioco ormai sono molteplici, ma solitamente vengono criminalizzate in via principale le “newslot”, mentre altre forme di gioco spesso più pesanti dal punto di vista economico non subiscono tale attenzione da media ed opinione pubblica.

L’autore dell’articolo, partendo dalla considerazione che spesso, tra i non addetti ai lavori è presente molta confusione tra le diverse attività di gioco: in particolare tra le “newslot” e sale “videolottery” (VLT), si sofferma nella descrizione delle caratteristiche di ciascuna di esse, evidenziandone i rischi.

L’ABBRACCIO
Rivista trimestrale di informazione del CEIS di Genova
N.69
I PROFITTI A POCHI, I DANNI A MOLTI
Promuovere la sensibilizzazione sul gioco consapevole e limitare le forme più pervasive di gioco

Cesare Groppi
Pag.9-10
La rivista è disponibile c/o il Cesda

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