SMARTPHON: LA NUOVA DROGA DEGLI ADOLESCENTI

smartphoneIncollati incessantemente allo schermo di tablet, smartphone e computer, completamente assorbiti dai giochi, i video, le foto proposte dai dispositivi. Non riescono a farne a meno: «Per i piccoli è una droga». L’allarme arriva dai cardiologi e medici internisti italiani, riuniti a Napoli per la XIV edizione del Congresso Nazionale della Società Italiana di Prevenzione Cardiovascolare.
In Italia l’81% dei tredicenni si collega a internet tutti i giorni. Per il 12% accedere a un social network è la prima attività dopo il risveglio e per il 35% l’ultima prima del sonno.
Con conseguenze gravi sulla salute: ne risente lo sviluppo cognitivo, la psiche, con sbalzi di umore e tendenza all’isolamento, ma anche il comportamento, la postura, la vista, la capacità di concentrazione. Senza dimenticare che la dipendenza tecnologica aumenta il rischio di diventare sovrappeso dovuto alla sedentarietà.

Di tutto ciò si è discusso alla tavola rotonda dal titolo: “Nuove dipendenze: segno dei tempi o segno della crisi? Quali segni sul cuore?” curata da Grazia Modena, professore ordinario di Cardiologia e membro del Comitato Scientifico della Siprec.
«Il 71% dei tredicenni si collega alla rete con il proprio telefonino – afferma la cardiologa – e lontano dal controllo dei genitori. Il 46% degli adolescenti passa da una a tre ore al giorno sul web e il 26% supera le tre ore.
Per sei giovani su dieci internet è “irrinunciabile” e quasi uno su 4 senza i suoi amici virtuali “si sente solo”».
E sono loro, i ragazzi, i primi ad accorgersi di essere diventati dipendenti: «88 ragazzi su 100 – dice Grazia Modena- riconoscono nelle tecnologie la prima causa di comportamenti di abuso, non correlati a sostanze».

Le tecnologie non si comportano tanto diversamente da altri tipi di dipendenza: “In alcune persone – dice Bruno Trimarco, presidente della Siprec e direttore del Dipartimento di Cardiologia, Cardiochirurgia ed Emergenze Cardiovascolari Università Federico II di Napoli- sono riscontrabili gli stessi sintomi di chi abusa di sigarette o alcolici: crisi di astinenza e euforia. Basti pensare alle persone che si incontrano in treno o in metropolitana, quindi per tragitti brevi, compagni di scuola o colleghi di lavoro che invece di parlare si accaniscono sui loro smartphone».

Tra gli adulti, invece, a rischio “dipendenza da cellulare e pc” sono soprattutto le donne. «Si staccano più difficilmente dal computer – sottolinea la dottoressa Modena – perché nella “rete” cercano risposte per affrontare meglio ansia, depressione, difficoltà sentimentali, diete».
Affannate sul Web alla ricerca dell’elisir di lunga vita e di informazioni sulla salute, rinunciano al movimento a favore di una cattiva abitudine: la sedentarietà.

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