FARMACI: LE NUOVE DROGHE DEI GIOVANI

Farmaci usati come droghe. Dai giovani alla ricerca di un modo semplice e poco costoso di sballare. Psicofarmaci, ansiolitici, sonniferi, antidepressivi, stabilizzanti dell’umore, i farmaci oppioidi, utilizzati nella gestione del dolore che non solo lo alleviano, ma rimuovono la componente emotiva e per questo spesso usati come stupefacenti dai ragazzi: inducono euforia.

Secondo il rapporto dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze del 2019, dal 2005 alla fine del 2018, sono oltre 730 le nuove sostanze psicoattive che compaiono e scompaiono dal mercato prima di essere inserite nella tabella delle sostanze stupefacenti. Sostanze psicoattive, oppiacei, i cannabinoidi sintetici, gli stimolanti come le amfetamine, e le benzodiazepine. Sempre dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze del 2019: “Tra le persone che iniziano per la prima volta il trattamento della tossicodipendenza per un problema legato agli oppiacei, una su cinque segnala un oppiaceo sintetico”.

Procurarsela è facile, come spiega Claudio Leonardi, direttore UOC Patologie da Dipendenza ASL Roma 2 e presidente della Società italiana Patologie da Dipendenza: “Per lo sballo i ragazzi vogliono spendere poco, per questo cercano sempre sostanze nuove. Preferiscono però i farmaci alle droghe perché hanno l’illusione di poterne gestire l’uso e l’effetto. Iniziano ad usarle a 13 anni e a 16 sono già dei chimici. Fanno i mix con alcol e cannabis, se le scambiano. Soprattutto dalla loro parte è che sono legali e l’assunzione di queste pillole le considerano quasi al pari di una sbornia. Le trovano in internet o addirittura nei cassetti di casa. Si informano in rete, sanno quali assumere, come mescolare pillole e gocce per ottenere lo sballo. I genitori? Se ne rendono conto quando li chiama il pronto soccorso.

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