European AIDS Conference. La cura dei pazienti “anziani”: raddoppia rischio cancro e fratture. Ma cresce anche probabilità di epatiti e altre malattie
Le terapie contro il virus dell’Hiv consentono al paziente infetto di vivere più a lungo, ma aumentano anche i rischi di contrarre altre malattie e proprio questo rappresenta la nuova direzione verso la quale si dovranno muovere gli esperti riuniti a Barcellona.
È stato presentato nella giornata inaugurale della 15 Conferenza Europea sull’AIDS, tenutasi a Barcellona, il supplemento alla rivista HIV Medicine, “Going beyond undetectable: A review of the unmet long-term health needs of people living with HIV”, che chiede un nuovo approccio alla gestione della patologia orientato verso la cura del paziente con più alta aspettativa di vita. Continua a leggere
EUROPEAN AIDS CONFERENCE. LA CURA DEI PAZIENTI ANZIANI
AIDS ALLARME DIAGNOSI TARDIVE
La conseguenza delle diagnosi tardive è il permanere di un numero rilevante di portatori inconsapevoli, proprio in un momento in cui le opzioni terapeutiche hanno una grande possibilità di successo, legata soprattutto ad un inizio precoce e ad un monitoraggio virologico attento. Se ne è parlato al congresso dell’Amcli.
Negli ultimi anni a livello italiano ed internazionale si è assistito ad un cambiamento epidemiologico che vede come modalità di trasmissione predominante quella sessuale, con un aumento delle diagnosi tardive, a sua volta legato ad una ridotta percezione del rischio a livello di popolazione. La conseguenza è il permanere di un numero rilevante di portatori inconsapevoli, proprio in un momento in cui le opzioni terapeutiche hanno una grande possibilità di successo, legata soprattutto ad un inizio precoce e ad un monitoraggio virologico attento”. Continua a leggere
CAMPAGNA CHOC CONTRO L’ALCOL – tumore dentro bicchiere di birra
Genova – Un tumore immerso in un bicchiere di birra: la Società italiana di alcologia ha lanciato mercoledi, in un convegno presso il centro congressi Simon Boccanegra dell’ospedale San Martino, una campagna shock che verrà diffusa in ospedali, asl e presso i medici di famiglia per comunicare che “le bevande alcoliche sono cancerogene per l’uomo”.
“Lo dice l’Oms, è un’evidenza scientifica dal 2010 – spiega il responsabile del Centro alcologico regionale Gianni Testino – nutrizionisti e cardiologi che continuano a consigliare un bicchiere di vino al giorno dovrebbero anche dire che così si aumenta il rischio di avere un tumore perché l’etanolo è nel gruppo 1 dei cancerogeni come l’amianto”. Continua a leggere
ALCOL E GIOVANI: L’EFFETTO E’ DELETERIO PERCHE’ IL FEGATO NON E’ PRONTO
L’enzima che permette la metabolizzazione dell’alcol nei giovani funziona meno rispetto agli adulti, con la possibilità di danni maggiori soprattutto a livello neuronale e del fegato.
Un ruolo sicuramente negativo nello sviluppo corretto del sistema nervoso nel corso dell’adolescenza lo gioca anche il consumo continuativo di alcol.
«Il ministero della Sanità ha stabilito che oltre un’unità alcolica per le donne (vale a dire poco più di un bicchiere di vino, ndr), e due unità alcoliche per l’uomo, l’alcol può causare effetti tossici», spiega la professoressa Paola Fadda, del Dipartimento di Scienze Biomediche, Sezione di Neuroscienze e Farmacologia Clinica, dell’Università di Cagliari. Continua a leggere
INSONNIA E DIFFERENZA DI GENERE
Secondo uno studio dell’Università di Richmond, apparso sulla rivista Sleep, l’abitudine di dormire poco e male potrebbe dipendere da fattori genetici ed essere, quindi, ereditaria.
La cosa, però, varrebbe più per le donne che per gli uomini.
Lo studio statunitense ha analizzato i dati di circa 7500 gemelli adulti e ha evidenziato un’ereditarietà dell’insonnia pari al 59 per cento per gli individui di sesso femminile e del 38 per cento per i maschi.
Ciò sarebbe in linea con la maggior diffusione tra le donne della difficoltà di prendere sonno e di trascorrere una notte riposante. Nonostante la rilevanza dei fattori genetici, però, i ricercatori ribadiscono l’importanza di quelli ambientali nel determinare la buona qualità del sonno.
OBESITA’ E ALZHEIMER: QUALE RELAZIONE?
Essere in sovrappeso intorno ai cinquant’anni aumenta il rischio di ammalarsi precocemente di Alzheimer. Almeno secondo quanto sostiene uno studio statunitense sulla rivista Molecular Psychiatry.
Dall’analisi di circa 150 malati di demenza è emerso, infatti, che un peso corporeo più elevato durante la mezza età era correlato a una più precoce insorgenza della malattia.
In particolare, ad ogni incremento di un’unità di BMI corrispondeva un inizio dell’Alzheimer anticipato di circa sette mesi. Serviranno altri studi per confermare e spiegare quanto riscontrato, ma la ricerca statunitense sarebbe un’ulteriore prova di come l’obesità non influenzi negativamente solo la salute cardiaca, ma anche quella cerebrale.
MORTALITÀ PRECOCE: ALCOL, FUMO E SOVRAPPESO MINACCIANO ANCORA L’EUROPA
I passi avanti fatti nella Regione Europea dell’Oms non sono all’altezza delle aspettative.
Migliorare la salute e il benessere dei cittadini europei è un obiettivo che i 53 stati membri della Regione Europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) si sono prefissati aderendo a Health 2020, il modello di politica europea per la salute adottato a partire dal 2012. Oggi la strada da fare per raggiungere questo traguardo appare ancora lunga. A dimostrarlo sono i dati che emergono dall’European health report 2015, presentato nei giorni scorsi a Vilnius, in Lituania, da cui è emerso che può essere fatto ancora molto per ridurre i principali fattori di rischio che favoriscono una mortalità precoce. Continua a leggere
PREVENZIONE DAL CONSUMO DI ALCOL IN GRAVIDANZA
Lo spettro è quello della ricomparsa anche in Italia della sindrome feto alcolica, ormai debellata da decenni.
Gli ultimi dati Istat sul consumo di alcol tra gli adolescenti offrono uno spaccato inquietante dello stato di salute dei giovani italiani: se da un lato rassicura il dato generale, relativo a una diminuzione del consumo giornaliero di sostanze alcoliche, dall’altro fa riflettere l’abbassamento dell’età di inizio e il cambiamento del tipo di bevanda, da vino e birra a cocktails, aperitivi e superalcolici.
Avviata la campagna, promossa da Assobirra e Società italiana di ginecologia, per sensibilizzare la popolazione femminile. Ancora oggi una su tre non sospende il consumo di alcol. Lo slogan è “Se aspetti un bambino l’alcol può attendere” Continua a leggere
UN DRINK ALCOLICO INGRASSA QUANTO UN CHEESEBURGER
Birra, vino e cocktail contengono molte calorie ma poche persone ci prestano attenzione. La proposta Uk: scrivere le calorie delle bevande sul menù per facilitare scelte consapevoli.
Scongiuriamo i chili di troppo rinunciando spesso a pizza e a spaghetti. Ma ci dimentichiamo, complice la moda degli happy hour che non accenna a tramontare, che anche un semplice bicchiere di vino o un cocktail colorato sono delle vere e proprie ‘bombe’ caloriche. A ricordarcelo è però la britannica Royal Society for Public Health che sottolinea come, da un punto di vista delle calorie, bere un bicchiere di vino bianco e mangiare un trancio di pizza siano praticamente la stessa cosa: ciascuno apporta 180 kcal. Continua a leggere
MATERNITA’ E DIPENDENZE OGGI – Giornata di formazione
Nel lavoro attuale nell’ambito delle Dipendenze la complessità crescente delle domande che l’utenza pone richiede un adeguamento costante delle risposte da parte degli operatori dell’equipe, con particolare riferimento alla gestione di situazioni cliniche ad alta problematicità come quelle ad esordio precoce in età adolescenziale, che sempre più frequentemente si presentano all’attenzione dei servizi.
Si svolgerà a Firenze, il prossimo 21 ottobre, una giornata di formazione con il prof. Recalcati avente lo scopo di implementare le competenze teoriche e cliniche degli operatori dei servizi delle dipendenze della presa in carico di adolescenti e giovani adulti, alla luce dei cambiamenti dei modelli genitoriali e socioculturali attuali, delle criticità evolutive e relazionali, nonché delle implicazioni di questi aspetti nel rapporto operatore-utente-famiglia.