ADOLESCENTI EUROPEI E DIPENDENZE – Risultati del Rapporto Espad

espad rapportoIn calo sigarette e alcol, stabile il consumo di droghe. Le nuove sostanze psicoattive prendono il posto delle tradizionali anfetamine, ecstasy e cocaina. Ma la cannabis resta la preferita: in Italia il 27 per cento dei ragazzi l’ha provata almeno una volta.
Internet e gioco d’azzardo: la nuova minaccia?
Dallo studio dell’European School Survey Project on Alcohol and other Drugs (Espad) condotto su 96.043 studenti teen ager europei tra i 15 e i 17 anni di 35 paesi emerge che tra gli adolescenti europei è cambiato qualcosa. Sono diminuiti i ragazzi fumatori e anche quelli che bevono alcolici. Resta invece fermo allo stesso elevato livello il consumo di droghe illecite, con le nuove sostanze psicoattive preferite ai tradizionali stupefacenti come amfetamine, ecstasy, cocaina, Lsd.

L’indagine in Italia è stata condotta dall’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifc-Cnr).
«Lo studio – spiega Sabrina Molinaro, ricercatrice dell’Ifc-Cnr e principal investigator italiano del progetto – si ripete ogni quattro anni ed è ormai in grado di fornire le tendenze nelle ultime due decadi dei comportamenti a rischio degli adolescenti: assunzioni di sostanze tra cui tabacco, alcol, droghe illecite, inalanti, prodotti farmaceutici e nuove droghe, utilizzo problematico di internet, gaming online e gioco d’azzardo». Partiamo dai dati positivi.

Le sigarette

In vent’anni la percentuale di fumatori quotidiani è diminuita dal 21 per cento al 12 per cento (con un punto percentuale in più tra i maschi, un divario di genere che si è ridotto negli anni) e, tra questi, coloro che hanno iniziato prima dei 13 anni è scesa dal 10 per cento al 4 per cento. Nonostante le severe normative sull’accesso degli adolescenti al tabacco, in vigore in molti Paesi, oltre il 60 per cento ha riferito di poterne trovare facilmente.

I ragazzi italiani sono meno virtuosi dei loro coetanei europei. La riduzione dei fumatori c’è stata, ma in misura minore: oggi ad avere sperimentato il tabacco tabacco è il 58% degli studenti, nel 1995 la percentuale si attestava intorno al 64. Il 37% però ha fumato nell’ultimo mese, una diffusione quindi molto più elevata rispetto alla media dei coetanei europei e stabile nel tempo, a differenza degli altri paesi dove ha fatto registrare considerevoli diminuzioni. Anche per quanto riguarda gli studenti che fumano quotidianamente, gli italiani rimangono stabili nel corso degli ultimi 20 anni al 21%, a un livello più elevato della media comunitaria.

L’alcol e il binge drinking

Il consumo una tantum di alcolici è diminuito dall’89%  all’80% e l’uso corrente dal 56% al 48%, con una marcata diminuzione dopo il picco registrato nel 2003.

Il dato negativo è però che la percentuale di “binge drinking” (cinque o più bevute in una singola occasione) si attesta però agli stessi livelli di vent’anni prima, tuttavia è diminuita tra il 2011 e il 2015 (per i ragazzi dal 44% a 37%; per le ragazze dal 38% al 33%): il 35% ha riferito di aver praticato “binge drinking” nell’ultimo mese. Oltre tre quarti degli intervistati (78%) dichiarano di reperire facilmente alcolici.

In Italia, ad aver bevuto alcolici almeno una volta nella vita è l’84% degli studenti, percentuale in diminuzione sia rispetto al piccolo del 2007 (90%), sia rispetto al 1995 (88%). Il consumo corrente interessa invece il 57%, facendo registrare la prima diminuzione dal 2003 (63%). Non si osservano differenze per il ‘binge drinking’ (34%).

L’uso di droghe illecite e le nuove sostanze

Il 4% degli studenti (dall’1% al 10%) ha sperimentato le nuove sostanze psicoattive almeno una volta, mentre il 3% (dall’1% all’8%) ne ha riferito un uso recente (almeno una volta nell’ultimo anno).
«Sono disponibili sia in forma pura che in preparati – spiega Sabrina Molinaro – e non sono inserite nella lista delle droghe controllate dalle Nazioni Unite, ma pongono rischi per la salute pubblica comparabili a quelle delle sostanze illegali già note. Esistono vari gruppi di nuove sostanze, tra le quali le più diffuse sono: cannabinoidi sintetici, catinoni sintetici, fenetilamine, ketamina e analoghi, piperazine. Tuttavia, il numero e la composizione delle Nps sono in continua evoluzione». Il 5% dei nostri studenti riferisce di aver provato Nps almeno una volta nell’ultimo anno, attestandosi al sesto posto su 35 Paesi.

Per quanto riguarda le droghe “standard”, la diffusione del consumo è sostanzialmente stabile, rimanendo tuttavia su livelli molto elevati, con 10 Paesi che superano il 25%, tra cui l’Italia (28%).

La sostanza più diffusa è la cannabis, provata almeno una volta dal 16% degli studenti. Tre studenti su 10 considerano la cannabis facilmente disponibile, più di altre droghe illecite: ecstasy (12%), cocaina (11%), amfetamine (9%), metamfetamine (7%) e crack (8%).

Anche in Italia, la sostanza illecita più diffusa è la cannabis, con una percentuale ben più alta rispetto al resto d’Europa (27% contro il 16%) e in netto aumento rispetto al 2011 (21%). Ad averla provata negli ultimi trenta giorni è il 15% degli adolescenti italiani, secondi solo ai coetanei francesi (17%).

Internet e il gioco d’azzardo

In media, gli studenti europei sono connessi quasi 6 giorni su 7 a settimana. Tutto accade on line: social media, surfing, streaming, gaming, gioco d’azzardo, commercio di prodotti.
Le ragazze sono più social, con un accesso di quattro o più volte a settimana (83% contro 73%). I maschi sono più attratti dai giochi online (39% contro il 7%) e dai giochi d’azzardo (frequentemente vi accedono il 12% dei maschi contro il 2% delle femmine). Anche in Italia, gli studenti sono incollati ai computer: l’attività prevalente (4 o più giorni alla settimana) è l’utilizzo dei social media, con l’80% degli studenti, seguito dal gaming (22%), mentre il 3% riferisce di aver giocato frequentemente d’azzardo, in media con i valori rilevati a livello europeo.

ESPAD Report 2015. Results from the European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs

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