SESSO, DROGA E ALCOL TRA I GIOVANI: PIÙ LIBERI MA CONFUSI – Risultati di una ricerca

RICERCA IRSConsiderano la droga un grosso problema ma sottovalutano i rischi dell’alcol e della dipendenza da Internet. Non hanno idee troppo chiare in tema di educazione sessuale e rapporti non protetti.
Sono abbastanza informati su quanto accade nel mondo ma non si preoccupano troppo dei risultati scolastici né di cosa mangiano.
E’ la fotografia dei preadolescenti e adolescenti (13-16 anni) della provincia di Novara che emerge dalla ricerca «Star bene in famiglia e fuori». L’indagine è stata condotta per conto dell’assessorato provinciale alle Politiche sociali dall’Irs, istituto per la ricerca sociale di Milano.
Lo studio ha riguardato 190 studenti di terza media e 230 ragazzi del biennio di scuola superiore.
La ricerca mette anche in luce un secondo aspetto, riguardante le famiglie: i dati raccolti mettono in evidenza come questi adolescenti sono stati trascurati, dando loro più libertà e amicizia che presenza genitoriale e regole da rispettare, fatuità più che valori e modelli da seguire.

Poco sport, molto Facebook

Il 39,8% degli adolescenti non svolge nessuna attività sportiva, e nella brutta stagione Facebook (24%) e computer (20%) diventano i compagni abituali della giornata. Fumare spinelli e gonfiare il fisico sono percepiti come i rischi più gravi, mentre mangiare in modo sbagliato, stare troppo davanti alla televisione e non fare niente a scuola non sono considerati comportamenti a rischio.
La ricerca esamina anche il rapporto dei giovanissimi col sesso: la confusione è grande, con il ragazzo che «tendenzialmente va solo con le vergini» e quindi non si protegge, neppure dalle gravidanze indesiderate, o chi fa prendere la pillola alla partner per evitare l’Aids, o chi non usa il preservativo perché «tanto si rompe ed è uguale».

Genitori troppo permissivi

Analoga la confusione in materia di alcolici, considerati un’abitudine poco rischiosa. Dalla ricerca emerge anche una fotografia dei genitori, spesso spaccati in due comportamenti radicali: una notevole percentuale lassista, che non si preoccupa se la figlia tredicenne è fuori casa alla una e mezza di notte, e una fascia, ridotta, molto severa, che centellina le uscite dei figli anche in estate.

La musica in cuffia

Quali sono i comportamenti ritenuti più pericolosi per i giovanissimi fra i 13 e 17 anni? Per l’88% il rischio maggiore deriva dall’ascoltare musica con le cuffiette a tutto volume; per l’85% il rischio è il fumo. Cosa preoccupa di più in questa fascia di età? Il 75% risponde «drogarsi», il 40% essere aggrediti o adescati sessualmente, il 39% il sesso non protetto, il 20,5% essere derubati o aggrediti.
Quali sono invece le preoccupazioni più avvertite dai genitori (secondo la percezione dei figli)? La droga preoccupa il 69,9% delle famiglie, il 40% il bere, il 38% il fumo e poco più del 30% il sesso non protetto.
Ci sono invece problemi percepiti in modo diametralmente opposto dai giovanissimi e dai genitori: a questi ultimi importa pochissimo, a differenza dei loro figli, se questi stanno troppo al cellulare, tengono le cuffiette ad altissimo volume, mangiano in modo sbagliato, non fanno esercizio fisico, sono aggressivi, consumano troppa televisione e playstation.

STAR BENE IN FAMIGLIA E FUORI
Ricerca sui problemi legati all’emergenza educativa nei preadolescenti e adolescenti della provincia di Novara

A cura di IRS Istituto per la Ricerca Sociale di Milano

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