intelligenza artificiale e medicina delle dipendenze

L’applicazione degli strumenti dell’Intelligenza Artificiale (IA) nella medicina delle dipendenze è ancora in una fase iniziale. L’editoriale di Addiction aiuta a comprendere come l’IA potrebbe rinforzare la medicina delle dipendenze in campo terapeutico e nella ricerca. Continua a leggere

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PIU’ GIOVANI IN CARCERE

Più giovani in carcere: cresce, insieme al numero di giovani reclusi nelle carceri italiane, anche la quantità di problemi e di contraddizioni dei vari attori che vivono il carcere. Dai dati, risulta che il numero dei reclusi di età inferiore ai 30 anni è in costante e rapida ascesa, ma il carcere manca di personale, risorse e strumenti per il reinserimento e la cura. Continua a leggere

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Giovani e criminalizzazione

Secondo Ivan Severi, Antropologo, Università della Strada Gruppo Abele, oggi si corre il rischio, in una società sempre più caratterizzata e definita da persone adulte, di rendere ancora più marginali, di quanto non lo siano demograficamente, i giovani. In un articolo sul sito di Fuori Luogo.it si riflette su come un paese sempre più dominato da anziani ( un quarto della popolazione è ultrasessantacinquenne)  stia cercando sempre più di connotare negativamente i giovani per certi comportamenti.  Continua a leggere

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MERCATI ONLINE DELLE SOSTANZE IN CRESCITA

I mercati online delle sostanze e del traffico di droghe sono in forte crescita. Il sito del Centro Studi Rosario Livatino offre una sintesi del fenomeno in due articoli, approfondendone anche gli aspetti legali e normativi. Fra i motivi dell’attrattività e del successo dei mercati online si citano l’ascesa dell’ecommerce, la grande disponibilità di rete e dispositivi digitali, la riservatezza/l’anonimato, l’assenza di contatti diretti fra venditori e acquirenti. Continua a leggere

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LENTEZZA DELLA POLITICA E DIBATTITO SULLE DROGHE

Lentezza della politica e delle istituzioni, e velocità con cui cambiano i mercati delle droghe legali e illegali. Questa contraddizione, secondo lo psichiatra ed esperto sulle droghe Riccardo Gatti, rende oggi difficile un passo in avanti nel dibattito sulle droghe “Qualche giornalista, intellettuale o clinico, di tanto in tanto, esplicita che all’interno del dibattito sulle droghe ci sarebbe oggi la possibilità di affrontare meglio il tema della regolamentazione e della definizione dei contesti e delle modalità d’uso di queste sostanze. Continua a leggere

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HIKIKOMORI E ISOLAMENTO FORZATO

I casi di ritiro sociale sono accomunati da una condizione prolungata di isolamento forzato. Sul sito di Fondazione Veronesi un breve approfondimento sul fenomeno degli hikikomori fa luce sulle difficoltà, i sintomi e le caratteristiche più comuni di questa condizione nei ragazzi e negli adolescenti. Continua a leggere

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FUMO E CONCENTRAZIONE: UN FALSO MITO

Uno dei luoghi comuni che i fumatori si ripetono, come una sorta di auto-convincimento, è che apporta benefici alla concentrazione. Ora, da una parte è vero che la  nicotina stimola alcuni neurotrasmettitori, come l’acetilcolina e il glutammato, che aiutano l’attenzione. Dall’altra, in caso la persona interrompa la dipendenza da tabacco, il possibile effetto negativo sulla capacità di attenzione e concentrazione causato dal comportamento, è di breve durata. Continua a leggere

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XILAZINA: COSA NE SAPPIAMO?

Ernesto De Bernardis approfondisce, sul blog di SITD (Società Italiana Tossicodipendenze), la xilazina, la cui diffusione negli USA sta ponendo grandi preoccupazioni di sanità pubblica. Non ancora presente sui mercati europei, la xilazina è già una realtà negli USA: usata per via iniettiva da sola come adulterante dell’eroina e degli altri oppioidi da strada, provoca effetti molto gravi, ad esempio potenzia l’ipossia cerebrale indotta da eroina o fentanil. Continua a leggere

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PREVALENZA E IMPATTO DI USO SOSTANZE SUGLI EVENTI CARDIACI MAGGIORI AVVERSI: UNO STUDIO FRANCESE

Uno studio francese, Prevalence and impact of recreational drug use in patients with acute cardiovascular events, pubblicato sulla rivista Healthcare delivery, economics and global health, ha testato i campioni di urina di tutti i pazienti ammessi nelle cure intensive di 39 ospedali francesi, in un periodo di 15 giorni ad aprile 2021, scoprendo che ben l‘11% aveva assunto sostanze illegali. I ricercatori stimano che chi aveva assunto sostanze illegali aveva una probabilità molto maggiore di morire o di ricorrere a cure intensive rispetto agli altri pazienti con problemi di cuore, probabilità che aumentava ulteriormente in caso di assunzione di più sostanze. Sui 1.499 pazienti testati (63±15 anni, 70% maschi), 161 (11%) era positivo al test sulle sostanze (cannabis 9.1%, oppiacei 2.1%, cocaina 1.7%, anfetamine 0.7%, MDMA 0.6%). Continua a leggere

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SOCIAL MEDIA E “MOSTRIFICAZIONE” DEI CONSUMATORI DI SOSTANZE: IL CASO PHILADELPHIA

Philadelphia è una delle metropoli statunitensi più colpite dall’emergenza oppiacei; alcuni quartieri della città, a causa della crisi economica e sociale, sono diventate terre di nessuno, popolate da persone in condizioni di forte disagio e spesso di dipendenza. In un articolo pubblicato su Filter, due criminologi riflettono su come le piattaforme di social media, in particolare youtube, concorrono a offrire una visione disumanizzante delle persone che abusano di sostanze. Continua a leggere

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